My husband will be in this hotel next week. Can you please tell me if I can send things I buy online?
Best regards,
Victoria
Langecon
“un altro mondo....”
Sono 3 anni che cerco di andare in questo hotel e alla fine ce l'ho fatta! chi pensa di fare una recensione esclusivamente da un punto di vista alberghiero fa un buco nell'acqua, qui si deve andare oltre...L'Alexander MUSEUM è in primis arte allo stato puro. Nella hall, nella zona ristorante, in piscina e in camera si respira ARTE. Lo dico con molta franchezza, come faccio nelle mie tantissime recensioni, ma in questo Hotel ci si deve andare cogliendo l'essenza di ciò che vuole trasmettere, chiudendo gli occhi e immaginando cosa si vuole "catturare" da ogni angolo. Io e mia moglie abbiamo soggiornato un fine settimana nella camera 512, intitolata MATER e dipinta da Maria Sabetti artista napoletana e nella nostra camera ho ritrovato tutto il calore e il folklore napoletano. Le zone comuni dell'hotel le ho trovate anche molto efficienti, a cominciare dalla Hall -reception e dalla sala ristorante con stupenda vista sul mare pesarese. Potrei continuare all'infinito, ma l'unico consiglio che mi sento di dare a chi legge questa recensione è solo uno. ENTRATE all'ALEXANDER Museum con occhi diversi dal solito , immergetevi nel concetto artistico più che alberghiero e poi.....lasciatevi andare.
Patrizia Valdiserra - Albenga
Carissimi Paola e Nani, è un’esigenza, questa mia, di dire grazie ancora per l’ospitalità Vostra, come per l’accoglienza sorrisa, presso il complesso dell’Alexander Museum, vivendo appieno io di luce e d’aria tersa, d’umanità e parole, nei due giorni appena trascorsi, respirando la bellezza d’un luogo per il quale ricordare con dolcezza il verso omerico d’antiche, giovanili letture: “v’era un chiarore come di sole o di luna nella casa dall’alto soffitto del magnanimo Alcinoo” (Odissea, VII, 84, 85) Albenga, 18 marzo 2013 – Patrizia Valdiserra
Lilian Rita Callegari - Roma
IL Conte Alessandro Ferruccio Marcucci Pìnoli è un essere assoluto: per l'eleganza e la curiosità di porsi verso altro, per la illuminante sensibilità all'atto del creare...sia un opera d'arte,sia una situazione,un evento ... una persona : stravagante e magnetico,ha radici culturali intuitive ed etiche colorate di spontanea duttilità al presente-futuro. A tutto l'Hotel Alexander un caloroso ciao, Lilian Rita!
Gabriella Marchetti - Roma
"I manichini io non li ho mai visti come sculture umane impiegate in una grande rappresentazione culturale di simulazione della solitudine assoluta, universale, siderale... per me non sono senz'anima, hanno un'anima pietrificata... Manichini inquietanti la cui evoluzione naturale sono le figure scheletriche dei personaggi del tuo presepe". Gabriella Marchetti.
Rocco Butiglione - Roma
ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL di Pesaro : "Cortesia professionalita' amore alla bellezza ed all'arte, cura del dettaglio, semplicita' e gusto dell'arredamento fanno dell'Hotel Alexander una impresa di cui essere orgogliosi come italiani e come marchigiani. Onore al merito dell'imprenditore e dei lavoratori ! “ Rocco Buttiglione (V.Presidente del Senato. Gia' Ministro della Cultura) Pesaro, 20.02.2013
Francesco Gallo Mazzeo - Roma
Nello stile abitano le stelle Alte nel cielo, argentee, brillanti Nani, ti sei ispirato ad esse Istante, d’incanto, per cantar con l’Arte.
On. Maurizio Migliavacca - Pesaro
Un Hotel veramente bello e accogliente, degno dell’Italia migliore della cultura, dell’ambiente, dell’ospitalità.
Jean e Anne Catherine - Ginevra
Si vede bene con gli occhi ma le cose belle di vedono bene con il cuore e in questo albergo o piuttosto museo il nostro cuore è pieno di immagini. Siamo venuti a posto per potere sognare. 20.09.2011 Jean e Anne Catherine
Isabella Bossi Fedrigotti - Pesaro
Grazie, stanza meravigliosa, piena di luce e leggerezza. Come in una casa sognata.
Enrico Ravazzola - Pesaro
Il dizionario è scevro di parole per definire il nostro soggiorno e la nostra esperienza all'Hotel Alexander Museum. Semplicemente tutto perfetto: l'arte che vi si respira e poi design, location, staff, cortesia, pulizia, camere, vista mare, servizi, colazioni, la cena a buffet del venerdì (una manna!) e il convenzionato bagno Arcobaleno. Ma soprattutto l'affabilità dei conti Nani e Paola che ci hanno regalato una serata, almeno per noi, indimenticabile. "Il conte ci ha trattato da veri principi...".
Giuseppe Sangiorgi - Pesaro
Da oggi in poi, tutti gli altri alberghi sono declassati. Per quanto belli e comodi, non saranno mai un luogo dell’anima, come l’Alexander Museum.
Francesco De Gregori
AL CONTE NANI MARCUCCI PINOLI e al Suo sogno (realizzato) di mettere la grande Arte Contemporanea Italiana alla portata di noi poveri viaggiatori. 28.8.2011 Francesco de Gregori
Jannis Kounellis
FANTASTICO!
Marcello Veneziani
All’Alexander Museum, dove la creatività Ti accompagna a sognare da svegli e a svegliarsi nel sogno…
Franco Maria Ricci
L’ALEXANDER MUSEUM, dove si dimostra che il vero Artista è il committente. Nel concetto di Tesoro non si bada al singolo pezzo ma al tutto. Franco Maria Ricci
Salvatore Giannella
A chi si è preso sulle spalle il grave e affascinante compito non solo di difendere ma anche di creare il BELLO in un Paese che, ricordiamocelo spesso, è la prima potenza culturale del pianeta. Grazie Nani, Pesaro le Marche e l'Italia ti devono molto.
Luigi Berlinguer
Entro nella stanza attraverso un quadro – scultura – dormo circondato d’arte e il mio sonno è profondo, perchè pago, sazio di cultura. Grazie.
Cesare Damiano
Caro Nani, come sempre una splendida accoglienza. Avanti con l’arte e la buona politica. D’accordo sul “sogno”.
Massimo D'Alema
L’unico pensiero è che qui non si dovrebbe venire di corsa, tra una manifestazione e l’altra; ma con calma per godere dell’ospitalità, del buon gusto, dell’arte e del mare … Arrivederci.
Floriano De Santi
L’Alexander Museum o l’enigma della bellezza Non compiacendosi mai di essere un utopico connaisseur des arts (chi ne ha il coraggio oggi?), Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina, alias il conte Nani ci porta a “visitare” le sculture e le pitture degli autori della sua collezione d’arte contemporanea, limitandosi spesso a dire che in ogni opera è misteriosamente racchiusa tutta una vita. Essa diventa metafora di una tensione tra forze poetiche opposte, una condensazione di valori che tendono al centro della creazione per attivarsi reciprocamente, aprirsi all’inedito e mettersi in discussione per perseguire modalità di collezionismo diverse e più ricche di esistenza. Se l’opera d’arte è la rivelazione o l’espressione, “par le sentiment, la passion et la rêverie de chacun” – come ci suggerisce già Baudelaire –, l’amatore dovrà saper cogliere questo aspetto della natura inventiva entro le forme e i modi di comunicazione più molteplici e lontani dai condizionamenti delle mode. È il momento più sottilmente problematico e più alto del progetto culturale del conte Nani per il suo Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro: il più fragile, ma anche il più illuminante, credo. L’attitudine a far convergere nel suo ordinamento espositivo l’arcaismo mitico di Mimmo Paladino e di Enzo Cucchi con l’espressionismo astratto di Nanni Valentini, il fabulismo metafisico di Gino Marotta con l’informale di Giò Pomodoro, l’astrattismo geometrico di Loreno Sguanci e le metamorfosi della natura di Simon Benetton, ha significato per lui optare per un itinerario labirintico, per una geografia che si è addentrata nella cavità dell’imponderabile e dello sconosciuto al fine di covare una continua epifania. Il conte Nani ha privilegiato un incontro tra i contrari che sembrano preferire il tema del “doppio” e l’aspirazione oracolare e statuaria della Sfinge che, come recita il frammento di Eraclito, non rivela e non nasconde, ma dà segni, semanei. Qui il profilo di una figura sostiene i diritti plastici della materia, fa valere l’istanza di un “corpo” che nasce da schegge provenienti da contrasti diversificati e contrari. Per questo l’opera d’arte scelta dal nostro collezionista è sempre inquietante, porta silenziosamente in sé il carico dell’enigma della bellezza.
Pupi Avati
All'amico Nani Marcucci Pinoli, ideatore del Premio Raffaello con "emozione e riconoscenza ". Pupi Avati. 12.9.'09
Lisa Sotilis
A Nani, tanto caro e pieno di entusiasmo creativo anche se con vena malinconica. Lisa Sotilis. 12.9'09
Massimo Cacciari
A Nani - che ha costruito un' opera straordinaria e davvero tutta sua (intelligente & folle). Con tanta simpatia e stima. Massimo Cacciari, Pesaro 4. IX. 09
Ivano Dionigi
Per l' amico Conte, amante del sapere e dei saperi, tutta la simpatia di Ivano Dionigi. (Magnifico Rettore dell' Università di Bologna)
Floriano De Santi
L'Alexander Museum, alias il Palace Hotel, è un'esposizione artistica che unisce l'architettura alla scultura o alla pittura. E' l'esaltazione del sentimento dello spazio che si fa poesia. Pesaro, 05 agosto 2009
Achill Bonito Oliva
Achille Bonito Oliva:” L’ Alexander rappresenta l’ applicazione pratica dell’ idea futurista di Marinetti, per cui l’ arte deve sconfinare dalla cornice per invadere i nostri spazi quotidiani. Lo dico perché con i Suoi manifesti Filippo Tommaso Marinetti teorizzava l’ estetizzazione del quotidiano. Praticamente – aggiunge ABO, guardando il Conte A. Marcucci Pinoli, mente e cuore di quest’ opera - l’ Alexander riesce a cogliere l’ arte del vivere parimenti all’ abitazione privata del Maestro futurista Giacomo Balla” . ( Pesaro, 16.2. ’09 ).
Antonio Faeti
Ho visitato in giugno questa metafisica meraviglia e serberò sempre il ricordo di una emozione percettiva che resterà unica… Dunque, le speranze d’ Italia esistono ancora… Grazie
Paola Tittarelli
Vi piace l’ arte moderna? Apprezzate le barzellette? Venite più all’ Alexander e sarà un gradimento per la vista e per l’ udito! Bacioni. Con affetto,
Donatella Girombelli
Grazie di essere così creativo, ma specialmente del tuo cuore!!!